La venuta di Cristo sulla terra è indispensabile

Dio Onnipotente dice: “Ora parliamo di come amare il Signore e di come amare il tuo prossimo come te stesso. Si tratta di qualcosa che viene espresso direttamente nella divinità? Chiaramente no! Queste furono tutte cose che il Figlio dell’uomo disse nell’umanità; soltanto le persone avrebbero detto una frase come: ʻAma il prossimo tuo come te stesso. Amare gli altri è come avere gran cura della propria vitaʼ, e soltanto loro avrebbero parlato in questo modo. Dio non ha mai parlato così. Quantomeno, Dio non ha questo tipo di linguaggio nella Sua divinità perché non ha bisogno di questo genere di principi – ʻAma il prossimo tuo come te stessoʼ – per regolamentare il Suo amore per l’umanità, dato che quest’ultimo è una rivelazione spontanea di ciò che Egli ha ed è. Quando mai avete sentito Dio dire una frase come: ʻIo amo l’umanità come Me Stessoʼ? Perché l’amore è nella Sua essenza e in ciò che Egli ha ed è. L’amore di Dio per gli uomini, il modo in cui Egli li tratta e il Suo atteggiamento sono un’espressione e una rivelazione naturali della Sua indole. Egli non ha bisogno di farlo deliberatamente in un certo modo né di seguire volutamente un certo metodo o codice morale per riuscire ad amare il Suo prossimo come Sé Stesso. Possiede già questo tipo di essenza. Che cosa vedi in tutto questo? Quando Egli operò nell’umanità, molti dei Suoi metodi, delle Sue parole e delle Sue verità furono espressi in modo umano. Allo stesso tempo, tuttavia, la Sua indole, ciò che Egli ha ed è e la Sua volontà furono espressi affinché le persone li conoscessero e li comprendessero. Quello che gli uomini conobbero e compresero fu esattamente la Sua essenza e ciò che Egli ha ed è, cose che rappresentano l’identità intrinseca e la condizione di Dio Stesso. Vale a dire che il Figlio dell’uomo fattoSi carne espresse l’indole intrinseca e l’essenza di Dio Stesso nel modo più ampio e più accurato possibile. Non solo, l’umanità del Figlio dell’uomo non fu un ostacolo o una barriera alla comunicazione e all’interazione dell’essere umano con il Dio nei cieli, ma in realtà fu l’unico canale e ponte che collegò gli esseri umani e il Signore del creato. A questo punto, non credete che ci siano molte somiglianze tra la natura e i metodi dell’opera svolta dal Signore Gesù nell’Età della Grazia e l’attuale fase dell’opera? Anche quest’ultima usa molti elementi del linguaggio umano per esprimere l’indole di Dio, e utilizza spesso il linguaggio e i metodi della vita quotidiana e della conoscenza degli uomini per esprimere la Sua volontà. Una volta che Dio Si fa carne, a prescindere che parli da una prospettiva umana o divina, buona parte del Suo linguaggio e dei Suoi metodi d’espressione passa attraverso il linguaggio e i metodi umani. In altre parole, l’incarnazione di Dio è la tua migliore opportunità per vedere la Sua onnipotenza e saggezza e per conoscere ogni Suo aspetto reale. Quando Egli Si fece carne, mentre cresceva, arrivò a comprendere, a imparare e a capire una parte della conoscenza, del buonsenso, del linguaggio e dei metodi d’espressione nell’umanità. Dio incarnato possedeva queste cose, provenienti dagli esseri umani che Egli aveva creato. Esse divennero strumenti di Dio incarnato per esprimere la Propria indole e divinità, e Gli consentirono di rendere la Sua opera più pertinente, più autentica e più accurata quando operava tra gli uomini, da una prospettiva e con un linguaggio umani. La rese più accessibile e più facilmente comprensibile per le persone, ottenendo così i risultati che Dio voleva. Non è più pratico per Lui operare in questo modo nella carne? Non è segno della Sua saggezza? Il momento in cui Dio Si incarnò, in cui la Sua carne riuscì a intraprendere l’opera che Egli voleva compiere, coincide con quello in cui espresse praticamente la Sua indole e la Sua opera, e anche quello in cui poté iniziare ufficialmente il Suo ministero come Figlio dell’uomo. Ciò significava che non c’era più un ʻvuoto generazionaleʼ tra Dio e l’uomo, che Egli avrebbe ben presto interrotto la Sua opera di comunicazione attraverso messaggeri, e che Dio Stesso poteva esprimere personalmente tutte le parole e tutta l’opera che voleva nella carne. Significava anche che le persone salvate da Dio erano più vicine a Lui, che la Sua opera di gestione era entrata in un nuovo territorio e che tutta l’umanità stava per affrontare una nuova era.” (da “La Parola appare nella carne”)

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